Il disagio psicologico costituisce l’effetto manifesto della convergenza di una pluralità di fattori: sociali, familiari, trans-generazionali, individuali, biologici.
Il coinvolgimento multifattoriale, che caratterizza il disturbo psicologico, richiede l’impegno di professionisti di diverse competenze e professionalità, che condividono: a) gli obiettivi da perseguire; b) l’interesse e la motivazione verso l’integrazione dei saperi ; c) metodologie cliniche derivanti da approcci diversi per poter “incontrare” ed accogliere la complessità umana.
“Fissarsi su un unico metodo riduce inutilmente le possibilità tecniche del terapeuta e limita le possibilità di sviluppo e di crescita del paziente” – Hans Dieckmann
Ciascun sapere si arricchisce dell’”altro”, in un fertile rapporto dialogico e di confronto:
- Tra diverse epistemologie professionali (e le teorie della cura sottostanti) degli operatori coinvolti (Medico/Neuropsichiatra, Psicologo/Psicoterapeuta/Analista, Assistente Sociale, Educatore/Pedagogista)
- Tra diverse teorie della “psiche”: Neuroscienze, Infant Research, Psicologia Evolutiva, Psicologia Dinamica, Psicologia Analitica, Psicologia Sistemica, Ecopsicologia
- Tra diversi ambiti di conoscenza e discipline: Psicologia, Ecologia, Biologia, Arte (Fotografia, Design, Scultura)
Il lavoro integrato dei professionisti ha di per sé una valenza terapeutica, in quanto attiva la funzione integratrice anche nei pazienti e nella famiglia
L’Associazione Caleida nella presa in carico dei minori e delle famiglie privilegia dunque:
- Una sinergia di intervento, costituendo ed attivando una rete tra i professionisti e, laddove coinvolte, le istituzioni che hanno in carico l’utente
- Un approccio interdisciplinare, con fertili “contaminazioni” tra ambiti e saperi diversi (ad es. nei laboratori psicodinamici di fotografia, design, vela, arte).